La perimetrazione delle ZVN ha subito negli anni diverse evoluzioni, grazie ai nuovi strumenti scientifica disposizione: scopriamo insieme la situazione in Puglia oggi!
La prima designazione delle ZVN da parte della Regione Puglia risale al 2005: in risposta alla Direttiva 91/676/CEE venne costituito un gruppo di lavoro interassessorile con il compito di provvedere alla “perimetrazione e la designazione” delle Zone Vulnerabili da Nitrati di origine agricola ed la predisposizione del “Programma d’Azione”, che sarebbe diventato l’attuale PAN (Piano Azione Nitrati).
Negli anni successivi, la Regione Puglia, in collaborazione con il CNR-IRSA, ha avviato attività di revisione delle Zone Vulnerabili da Nitrati e la redazione del nuovo Programma di Azione, sulla base
“degli approfondimenti conoscitivi riferiti allo stato ambientale ed antropico della Puglia e delle risultanze dei programmi di monitoraggio e controllo delle acque superficiali e sotterranee”.
L’ultima riperimetrazione delle ZVN ha portato la superficie complessiva a 387.592 ha a fronte della precedente superficie di 104.055 ha, nel dettaglio:
Ed è in questo contesto di continuo monitaroggio e revisione di paramentri e desiganzioni, che il progetto DEMETRA DSS nasce.
Grazie alla partecipazione di aziende agricole (Sempreverde), cooperative (APOFRUIT, Cantine di Lizzano e Torricella) e organizzazioni di categoria (Confcooperative Puglia), in rappresentanza dei principali settori produttivi regionali, si vuole promuovere l’impiego di metodi biomolecolari (meta-genomica) per l’identificazione delle fonti di contaminazione da nitrati nei principali areali delle ZVN (e zone di monitoraggio).
Inoltre, grazie all’introduzione di soluzioni digitali per gestire l’ampia mole di dati raccolti (dalle informazioni di campo ai risultati di laboratorio) si vuole supportare le istituzioni in una migliore perimetrazione delle ZVN.
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